Il Vaticano raccoglie all’interno dei propri Musei un patrimonio artistico e monumentale immenso al quale ogni turista che visita Roma non può fare a meno di dedicare una tappa del proprio soggiorno.
Le visite guidate dei Musei Vaticani che vi proponiamo sono diversificate in base all’itinerario e alla modalità di visita al fine di soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti.
Vi faremo scoprire i capolavori della scultura greca e romana, le splendide Stanze di Raffaello, le Gallerie degli Arazzi e Carte geografiche e con il tour esteso anche la Pinacoteca vaticana. Con i family tour vi guideremo inoltre tra le antichità nel Museo egizio. Uno speciale tour che include la visita alla Basilica di San Pietro vi farà scoprire il cuore della cristianità.
Ogni nostra visita guidata dei Musei Vaticani include l’immancabile visita della Cappella Sistina con i celebri affreschi di Michelangelo.
Come si svolgono le nostre visite guidate ai Musei Vaticani?
Ecco a seguire una spiegazione dettagliata dei nostri Tour guidati dei Musei Vaticani davvero unica e mai presentata prima sul web. Un vero e proprio tour virtuale guidato che ti potrà dare un’anticipazione su quello che sarà la visita che potrai effettuare ai Musei Vaticani con le nostre guide turistiche specializzate.
Con la Galleria degli Arazzi si cambia pagina di storia, dall’arte classica si passa a quella del rinascimento. La galleria ospita infatti gli arazzi della scuola nuova di Raffaello tessuti nelle celebri manifattture delle Fiandre con scene tratte dal nuovo testamento desunte dai disegni realizzati dagli allievi di Raffaello al tempo di Clemente VII. Questi bellissimi arazzi venivano esposti durante le più importanti cerimonie liturgiche nella Cappella Sistina, un posto d’onore riservato anche alla serie ideata in precedenza da Raffaello stesso per Leone X ed oggi alla Pinacoteca vaticana, dove figurano le storie di San Pietro e di San Paolo.
A seguire si accede alla spettacolare Galleria delle Carte geografiche il più vasto ciclo pittorico di figurazioni cartografiche del mondo, un vero e proprio atlante geografico dell’Italia del XVI secolo. Gli affreschi delle pareti eseguiti nel 1582 sotto la supervisione del cartografo Ignazio Danti, riproducono
tutta l’Italia suddivisa in 30 mappe ognuna con la rappresentazione di una specifica entità territoriale o politica dalla Sicilia fino al Piemonte arricchita dalla presenza del particolare della città più importante e da scene che fanno riferimento a fatti storici importanti. Si scoprirà così l’aspetto urbanistico che avevano all’epoca le grandi città come Roma, Milano, Bologna ed i teatri bellici come quello della famosa battaglia di Canne o il passaggio di Cesare al Rubicone.
La volta della Galleria è un mirabile esempio di pittura manierista eseguita dai pittori Muziano e Nebbia adottando lo stile a grottesche e figurando episodi della storia della chiesa ed eventi miracolosi che hanno avuto luogo nel territorio riprodotto nelle carte sottostanti.
Terminate le gallerie superiori si accede all’appartamento di S. Pio V dove sono esposte opere realizzate nell’800 come la grandiosa tela del pittore polacco Jan Matejco che raffigura la vittoria del re Giovanni Sobieski riportata sui turchi alle porte di Vienna duecento anni prima. Da qui si passa nella sala dell’Immacolata interamente affrescata da Francesco Podesti in seguito alla proclamazione del dogma dell’Immacolata concezione di Maria avvenuta l’8 dicembre del 1854 da parte di Pio IX.
La visita guidata delle stanze ha inizio con la Sala di Costantino, affrescata, nel 1523 a tre anni dalla morte del maestro, da Giulio Romano e Francesco Penni, gli allievi di punta della celebre scuola di Raffaello, che ereditarono la commessa dei lavori nell’appartamento papale. Ci troviamo nella sala di rappresentanza del pontefice e per questo gli affreschi mirano a celebrare la gloria della chiesa attraverso la figura dell’imperatore Costantino. Le quattro pareti raffigurano infatti altrettanti episodi della vita dell’imperatore segnati dalla fede nella nuova religione, in particolare nel dipinto con la battaglia di ponte Milvio, l’opera più esaltante della sala, l’imperatore viene rappresentato come paladino della fede cristiana contro il paganesimo incarnato dal rivale Massenzio.
La successiva stanza di Eliodoro, era quella destinata alle udienze private del pontefice. Il programma iconografico è quindi ancora politico e mira a documentare, in diversi momenti storici dall’Antico Testamento all’epoca medioevale, la miracolosa protezione accordata da Dio alla Chiesa minacciata. I due affreschi della sala più significativi, la Liberazione di San Pietro e la Cacciata di Eliodoro dal tempio, dimostrano la ricerca sempre costante in Raffaello di soluzioni innovative e un attenzione per le novità di successo in campo pittorico. Riprenderà infatti dagli specialisti fiamminghi e veneti gli effetti luministici creando forti contrasti dichiaro scuro caricando le scene di una forza drammatica.
Nella stanza della Segnatura, la biblioteca del Papa, Raffaello compie i suoi esordi dipingendo i due affreschi che decreteranno la svolta artistica del pittore, la Disputa sul Sacramento dell’Eucarestia e la Scuola di Atene.
Nella Disputa sul Sacramento Raffaello rappresenta in alto la chiesa trionfante con le figure di santi e personaggi biblici collocati ai lati della Trinità disposta lungo un asse verticale con la figura di Gesù fiancheggiata da Maria e S. Giovanni Battista.
Nel registro inferiore Raffaello dipinge la chiesa militante, qui i protagonisti vengono coinvolti coralmente nella discussione che si anima intorno l’ostensorio posto al centro dello spazio pittorico con movenze e gesti che rendono estremamente dinamica la rappresentazione.
Con la scuola di Atene Raffaello giunge al vertice della sua creazione dando vita al vero e proprio manifesto pittorico del Rinascimento. All’interno di una colossale prospettiva architettonica che abbraccia tutto lo spazio pittorico, ambienta una fantastica riunione delle più grandi menti del mondo classico, filosofi, scienziati, astronomi, geometri rappresentati con una varietà di pose e gesti e con un dinamismo mai visti prima. Nei personaggi è possibile riconoscere i volti dei contemporanei di Raffaello come Leonardo da Vinci e Bastiano da Sangallo nei panni dei grandi filosofi Platone ed Aristotele che costituiscono il fulcro della rappresentazione o l’architetto di corte Bramante nei panni del matematico Euclide. Raffaello non dimentica di omaggiare anche il suo rivale Michelangelo rappresentato nelle vesti di Eraclito e se stesso con il celebre autoritratto rivolto verso lo spettatore all’estremità destra dell’affresco.
L’ultima stanza del percorso è quella dell’incendio di Borgo, affrescata sotto il pontificato di Leone X. Le quattro rappresentazioni eseguite prevalentemente dagli allievi di Raffaello riproducono altrettanti episodi del passato che hanno coinvolto i papi con i quali Leone X condivideva il nome, ovvero Leone III e Leone IV. L’originalità e l’inventiva di Raffaello si colgono perfettamente nell’affresco con la rappresentazione dell’incendio di Borgo dove l’episodio drammatico dell’847, che ha visto i saraceni saccheggiare san Pietro e incendiare il quartiere limitrofo, è riportato sulla parete come se fosse una scena per uno spettacolo teatrale articolata in un palcoscenico dove compare l’incendio e un fondale dove emerge la facciata della costantiniana Basilica di San Pietro e la loggia delle benedizioni da dove si affaccia Leone IV.
Dalle stanze di Raffaello si scende nell’appartamento Borgia la dimora di Alessandro VI, affrescata nel 1492 da un’altra importante personalità artistica del Rinascimento, Pinturicchio. La più nota di tutto l’appartamento è la sala dei Santi, dove meglio si nota l’impronta stilistica del maestro. L’affresco più interessante è quello che riproduce la Disputa di Santa Caterina d’Alessandria in cui sono presenti anche numerosi ritratti come quelli dei celebri figli del Papa, Cesare nei panni dell’imperatore e Lucrezia in quelli di Santa Caterina.
Dopo aver attraversato gli ambienti al pian terreno dove sono esposte le opere della collezione d’arte religiosa moderna si raggiunge l’ultima tappa nonché il clou delle visite guidate ai Musei Vaticani: la Cappella Sistina.
Da oltre 500 anni campeggiano qui i più importanti cicli pittori di tutti i tempi: dalle opere dei maestri della fine del ‘400, agli affreschi di Michelangelo che ricoprono la volta e la parete dell’altare. A questi potremmo aggiungere i celebri arazzi disegnati da Raffaello e dalla sua scuola che oggi trovano posto nella Pinacoteca Vaticana e nella galleria degli arazzi e che qui venivano sfoggiati nelle occasioni solenni. In poche parole in un unico luogo era concentrato tutto il meglio della pittura rinascimentale.
Con Sisto IV nel 1471 nasce la Cappella Sistina voluta per essere la più sontuosa cappella della cristianità in cui risplendesse tutta la majestas papalis. Si servì a questo scopo del fior fiore degli artisti in circolazione in quel momento come Perugino, Botticelli, Ghirlandaio, Rosselli. Costoro lavorarono lungo le pareti realizzando le figure dei pontefici che precedettero Sisto IV e riquadri con gli episodi della vita di Gesù e di Mosè tra i quali spicca la consegna delle chiavi da parte di Gesù a San Pietro, capolavoro di grande bellezza ed equilibrio del Perugino e scena che riassume l’intero programma iconologico di tutta la sistina volto a giustificare il primato spirituale su cui si fondava l’autorità papale.
Nel 1508 è la volta di Giulio II che incaricò Michelangelo di figurare l’intera volta della Cappella Sistina sostituendo il cielo stellato affrescato nel ‘400 dando vita alla più grandiosa opera pittorica di tutti i tempi. Gli affreschi che coprono una superficie di oltre 1000 mq. sono caratterizzati da un’energia ed intensità mai vista prima e dipinti con uno stile così innovativo da segnare un’intera epoca artistica.
La volta
La volta venne ripartita da una architettura dipinta all’interno della quale Michelangelo raffigura, lungo l’asse centrale, le nove scene tratte dalla Genesi fiancheggiate dalle immagini delle Sibille e dei Profeti seduti su troni. Nelle lunette sopra le finestre e nelle vele triangolari dipinge le 40 generazioni che hanno preceduto la nascita di Gesù e sui pennacchi ai quattro angoli, episodi biblici con scene di punizioni come il serpente di bronzo, la crocifissione di Aman, Davide e Golia e Giuditta e Oloferne.
Tra le scene della Genesi si trova la famosissima creazione di Adamo, considerata la più alta espressione della pittura rinascimentale. La bellezza di questa scena sta tutta nella resa perfetta del corpo di Adamo con il braccio che si solleva per incontrare l’indice della mano creatrice di Dio, un gesto destinato a diventare l’emblema stesso del Rinascimento.
Il giudizio Universale
Nel 1536, Michelangelo inizia il Giudizio Universale per conto di Paolo III che riveste l’intera parete dietro l’altare, l’opera più discussa, inquietante e “umana” del Rinascimento. Santi senza aureola, angeli senza ali e diavoli spaventosi ma dal corpo umano perfetto condividono, nella lotta disperata tra il bene e il male, il dramma della fine dell’umanità. Il motore della scena è Cristo che grazie alla forza scaturita dal suo gesto imperioso fa precipitare i dannati verso il basso e salire i beati verso l’alto dove santi e martiri affollano lo spazio intorno a Gesù. I basso è ambientata la resurrezione dei corpi ed i dannati traghettati da Caronte all’inferno rappresentato da grotte popolate da diavoli e illuminate dalle fiamme.
Nel 1564 in seguito al concilio di Trento quest’opera meravigliosa venne colpita dalla censura ed è per questo che oggi vediamo tutte le nudità coperte dai veli detti un tempo “braghe” dipinti da Daniele da Volterra che per questo si guadagnò il soprannome poco glorioso di “braghettone”.
Ecco che termina il nostro tour virtuale, unico del suo genere, di Storiaviva Viaggi, un’agenzia turistica (NON un’associazione culturale e NON una piattaforma di tour) che fa della sue esperienza e della sua qualità, ormai da anni, il punto di forza dei suoi tour. Non esitare a contattarci per avere chiarimenti sui prezzi, conoscere i dettagli dei tour e la loro disponibilità.
Se cercate visite guidate dei Musei Vaticani in lingua straniera consultate la nostra sezione in tedesco id in inglese
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