
Palazzo Valentini Roma visite guidate
Se pensavi che viaggiare nel tempo visitando epoche passate fosse possibile solo nei film di fantascienza, dovrai ricrederti perché Palazzo Valentini a Roma ti farà vivere un’avventura davvero rara. Portai immedesimarti nei panni di un ricco personaggio di epoca imperiale ed entrare nelle sue sontuose stanze, nelle cucine, i depositi, ascoltare le voci dei suoi ospiti e rivivere il momento in cui tutto questo fasto raggiunse la sua fine.
Forse ti stai chiedendo come può un palazzo costruito nel 1585 e attualmente sede della provincia romana offrire tutto questo.
Lo scoprirai solo dedicando 4 minuti del tuo tempo alla lettura di questo articolo.
Vedremo in breve:
– Palazzo Valentini e la pila di bicchieri
– Palazzo Valentini: la prima visita multimediale tra le rovine di Roma
– Palazzo Valentini: la fine di un’epoca
Palazzo Valentini e la pila di bicchieri
Per capire perché Palazzo Valentini deve diventare una tappa del tuo tour a Roma, prova ad immaginare la città come una pila di bicchieri dove i palazzi più nuovi sono stati costruiti sopra a quelli più vecchi. Ecco allora che un palazzo costruito nel tardo Rinascimento da un importante Cardinale e poi venduto ad altri personaggi illustri, potrebbe nascondere qualcosa di inaspettato.
Nel 2006 gli archeologi della provincia di Roma, iniziarono i lavori nei sotterranei del palazzo sede della provincia, situato a pochi passi da Piazza Venezia. Con grande soddisfazione, portarono alla luce due antiche domus patrizie di età imperiale appartenute probabilmente a due senatori romani. Dopo quattro anni di lavori si riuscì a ridare vita ad un ambiente sepolto per secoli.
Forse stai pensando che l’espressione “ridare vita” non si addica molto ad un sotterraneo pieno di antichi reperti archeologici predisposti in modo da poter essere ammirati dai turisti.
Eppure, ti assicuriamo che rimarrai piacevolmente sorpreso nello scoprire quale approccio è stato scelto per trasformare la visita a un’antica domus romana, in un vero e proprio viaggio nel tempo.
Palazzo Valentini: la prima visita multimediale tra le rovine di Roma
Una volta entrato nel palazzo e sceso nei sotterranei potrai accedere alla domus, rendendoti subito conto che si tratta di un sito archeologico piuttosto insolito. Il percorso non mostra solo rovine, ma grazie a tecnologie multimediali come proiezioni grafiche e giochi di luce è stato possibile ricostruire ambienti, mosaici, statue, piscine, giardini e molto altro. Non mancano neanche effetti speciali come pioggia o addirittura il terremoto. Tutto ciò non è frutto della fantasia ma di attenti studi da parte di archeologi e storici dell’arte.
Una voce celebre, quella di Piero Angela, guida il percorso illustrando gli ambienti e le abitudini della ricca famiglia patrizia che un tempo abitava in questa casa e che l’abbellì con dipinti, decorazioni, marmi pregiati, intonaci colorati, colonne, capitelli.
Grazie agli effetti multimediali portai visitare i vari ambienti della domus: il triclinium dove veniva servito il pranzo sulla tavola a raggiera, l’atrio con l’impluvium per raccogliere l’acqua piovana, la Sala delle Absidi dove venivano accolti gli ospiti, la biblioteca, gli ambienti di servizio come la cucina, i depositi, i magazzini, le stalle. E poi ancora il piano superiore con le piccole stanze da letto che si affacciavano sull’esterno mostrando il panorama della città.
Le terme private
È ormai noto il fatto che gli antichi romani conoscessero i benefici per il corpo derivanti dall’alternanza di caldo e freddo. Ecco allora che una famiglia d’élit come quella che viveva in questa sontuosa domus, poteva permettersi di possedere delle terme private. Si ricostruisce così sotto gli occhi del visitatore un calidarium, ovvero la zona delle terme che poteva arrivare fino a 50° e nella quale i romani utilizzavano degli zoccoli di legno per non bruciarsi i piedi. Si passa poi nel frigidarium, la zona fredda dove si trovavano due vasche, una piccola, forse per i bambini, e una più grande. Questi ambienti non rappresentavano solo delle stanze da bagno, ma anche luoghi in cui passare dei momenti piacevoli con gli ospiti.
Palazzo Valentini: la fine di un’epoca
Ma perché un palazzo del genere, in cui a dominare era il lusso, viene improvvisamente abbandonato e riscoperto solo dopo secoli?
Le speciali tecnologie utilizzate ti faranno rivivere quel tragico momento in cui un violento terremoto polverizzò letteralmente tutta la costruzione. Lo ripetiamo, sono effetti speciali, non temere!
Sarà possibile vedere non solo oggetti schiacciati dal crollo del piano superiore ma anche tracce di incendio dovute alla rottura delle lanterne ad olio utilizzate in quei tempi per l’illuminazione.
Nel 538 d.C., l’anno del terremoto, Roma era una città in declino, non c’era più la ricchezza dell’impero ormai caduto e nessuno avrebbe avuto i mezzi per ricostruire un ambiente sontuoso come questo.
Andando avanti si concretizzerà sotto i tuoi occhi la teoria della pila di bicchieri di cui si parlava prima. Sopra agli strati o “bicchieri” romani, ci sono quelli medievali e poi rinascimentali, fino ad arrivare all’epoca moderna con un bunker anti-aereo del 1939.
Dopo aver visitato Palazzo Valentini a Roma potrai dire di aver viaggiato nel tempo e di aver visto con i tuoi occhi non solo i fasti di un’epoca passata, ma anche la sua triste fine.
Se vuoi avere informazioni sulle visite guidate che includono la visita a Palazzo Valentini clicca qui.
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