
Abbiamo deciso di intitolare un articolo alle bellezze archeologiche del litorale romano comprese tra Ostia e fiumicino in seguito all’inaugurazione del Museo delle Navi dell’8 Ottobre 2021, dopo circa un ventennio di lavori di ristrutturazione e riqualificazione.
Un evento importante per gli appassionati di archeologia che potranno così nuovamente ammirare dopo 20 anni i preziosi relitti di navi di eccezionale valore e stato di conservazione.
La nuova inaugurazione del Museo ha costituito inoltre l’occasione per migliorare la fruibilità dei grandi siti archeologici del Comune di Fiumicino quali la Necropoli di Porto ed i Porti imperiali di Claudio e Traiano. I quali, rispetto alle poche occasioni settimanali in cui era possibile visitarli saranno finalmente aperti al pubblico gratuitamente e per tutto l’anno, ad esclusione dei Lunedi.
Entriamo ora nel dettaglio di queste tre attrazioni poco conosciute ma anche poco pubblicizzate che raccolgono le testimonianze dell’antica Portus, la città che si sviluppò intorno al grande porto marittimo che in età imperiale sorse presso la foce del Tevere.
Porti imperiali di Claudio e Traiano
Via Portuense 2360 (antistante il n. civico 2329), sotto il viadotto di via dell’Aeroporto di Fiumicino. Ingresso gratuito
Quello che oggi possiamo ammirare all’interno della vasta area archeologica sono i resti dell’antico impianto portuale inaugurato dall’imperatore Traiano nel 112, per sopperire al poco efficiente porto di Claudio, e rimasto operativo per circa 5 secoli, ben oltre la caduta dell’impero romano. Un opera di altissimo livello ingegneristico e di proporzioni immani che rese quello di Traiano il più grande porto del Mediterraneo antico. L’impianto portuale fu infatti interamente scavato nella terraferma e munito di canali, vie d’acqua, moli, opere di banchinaggio e magazzini per lo stoccaggio della merce e dotato di un bacino di forma esagonale di circa 33 ettari. Inoltre la fossa Traiana l’attuale Canale di Fiumicino assicurava un collegamento con il Tevere per il trasporto, via fiume, delle merci verso Roma.
L’avanzamento della linea di costa col conseguente insabbiamento del porto, ci ha restituito oggi un paesaggio radicalmente mutato rispetto a quello che avremmo veduto 2000 anni fa con una percezione falsata dell’antico sito. Allo stesso tempo grazie alla mancata sovrapposizione di fasi edilizi moderne è possibile apprezzare quasi l’intera superficie occupata dall’impianto portuale e con un pizzico di immaginazione ricostruire i movimenti ed i tragitti segnati dalla antica attività navale.
Museo delle Navi di Fiumicino
Via A. Guidoni 35 Fiumicino. Ingresso gratuito
L’intensa attività mercantile e il traffico portuale è testimoniato dai 5 relitti integri di imbarcazioni conservate nel Museo delle Navi ritrovate negli anni ’60 durante i lavori di costruzione dell’aeroporto L. da Vinci a Fiumicino.
Il museo si trova all’interno dell’area un tempo occupata dal porto di Claudio. Di questo sono infatti visibili alle spalle del museo ancora un ingente tratto del molo destro conservato per circa 1km. ed i resti di un edificio di servizio, la c.d. capitaneria.
Le navi scoperte grazie al loro stato di conservazione ci permettere di conoscere le varie tipologie di imbarcazioni utilizzate durante l’età imperiale e anche i segreti e le antiche tecniche di costruzione. Tra i reperti conservati si trovano una nave da carico per il trasporto marittimo, e tre relitti di naves caudicariae con chiglia piatta adibite al trasporto fluviale che doveva avvenire lungo il Tevere e necessario per condurre le merci a Roma. Di grande interesse per essere un ritrovamento unico nel suo genere, la piccola barca da pesca munita di un pozzetto interno, alimentato da acqua di mare, per la conservazione del pesce vivo.
Nel museo sono presenti anche numerosi oggetti ritrovati presso i relitti delle imbarcazioni che accompagnavano la vita dei marinai, dagli oggetti personali quali monete, dadi, anelli, immagini di divinità e utensili vari utilizzati per la manutenzione dell’imbarcazione.
Necropoli di Porto all’isola Sacra
Via Monte Spinoncia 52 Fiumicino-Isola Sacra. Ingresso gratuito
La Necropoli di Porto era situata fuori dall’antico abitato, al di là del Canale di Fiumicino (antica fossa Traiana) in quello che oggi è l’Isola Sacra. Qui a partire dal II e fino al IV sec. trovarono posto le sepolture dei cittadini del ceto medio di Porto, che si allineavano lungo la Via flavia-severiana, l’importante strada costiera che da Ostia giungeva a Porto.
Quella visibile oggi all’interno dell’area archeologica è soltanto una parte della Necropoli antica tuttavia sufficiente, grazie all’ottimo stato di conservazione delle sue rovine, per comprendere appieno quale fosse l’aspetto di un cimitero romano di epoca imperiale e riconoscere i diversi riti funerari e le varie tipologie di sepolcri. Inoltre grazie alle epigrafi funerarie conservate sarà possibile entrare in “contatto” con la popolazione del passato e conoscere molti dettagli sulla società e sulle attività lavorative che il ceto medio svolgeva nell’antica Porto.
Poter entrare in una tomba perfettamente conservata costituisce senz’altro il valore aggiunto della necropoli in questione. Particolarmente interessante e suggestivo sarà osservare gli gli spazi in cui trovavano posto le urne cinerarie o i sarcofagi e ammirare gli splendido apparato decorativo che va dai mosaici pavimentali agli affreschi che colorano le pareti il sepolcro con grande cura e finezza dei dettagli. Un attenzione particolare che rende meno cupa la visione della morte.
VISITE GUIDATE
Se decidete di affidarvi ad una guida turistica ufficiale per lasciarvi guidare alla scoperta di queste meraviglie del litorale romano, vi invitiamo a consultare il nostro Tour del Porto di Traiano e del Museo delle Navi.
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