Visita dei Fori imperiali
La visita dell‘area archeologica dei Fori Imperiali è senza dubbio una tappa imperdibile per l’appassionato di storia ed archeologia che visita Roma e che vuole riscoprire la magnificenza e la monumentalità della Roma imperiale.
Passeggiando lungo Via dei Fori Imperiali potete ammirare da un lato le vestigia del Foro Romano, l’antica e gloriosa piazza dell’età repubblicana, dall’altro i Fori Imperiali, il grandioso complesso monumentale costituito da piazze, templi, porticati che porta il nome dei più grandi uomini dell’antica Roma, da Giulio Cesare all’imperatore Traiano.
Visite guidate dei Fori imperiali
Se desiderate visitare i Fori imperiali con una guida turistica potete scegliere tra i nostri tour in piccoli gruppi che vi proponiamo. Si tratta di tour emozionanti adatti a coppie, famiglie, ma anche per gruppi di persone o bambini, che include il biglietto d’ingresso ed una visita guidata lungo i fori che farà vivere e comprendere le meraviglie archeologiche della Roma Antica. (Contattaci subito se vuoi sapere quanto costano i tour, quanto durano e come funzionano. Se invece sei interessato a scoprire di più sul tour e sui Fori, continua a leggere).
Le proposte di Storiaviva
I fori della Roma Antica
E’ il tour che comprende la visita guidata dei Fori imperiali con percorso all’interno dell’area archeologica e la visita del Foro romano e del Palatino.
Roma archeologica full day
E’ tra i più suggestivi della Roma antica: include nella prima parte la visita dell’area archeologica del Foro romano, Palatino e il Colosseo, e nella seconda parte la visita guidata dei Fori Imperiali e dei Mercati di Traiano.
La Roma di Giulio Cesare
Tour tematico sul grande condottiero e rinnovatore urbanistico. Comprende il Palatino ed il Foro Romano e la passeggiata lungo i Fori imperiali fino a Largo Argentina.
Introduzione alla visita dei Fori Imperiali
Ecco a seguire qualche informazione sulla bellezza archeologica dei Fori imperiali
Il Foro di Cesare
Sarà proprio dall’intervento urbanistico dell’uomo più noto della storia di Roma che inizieremo la visita alla scoperta dei fori imperiali. Nella mente di Cesare matura l’idea di un nuovo foro che rivoluzionerà l’assetto dell’antico foro repubblicano per aumentarne gli spazi e innalzandolo ad espressione di un potere assoluto che via via andava concentrando nelle proprie mani.
La costruzione di un nuovo foro implicava ingenti investimenti economici sia per quanto riguarda l’edificazione dei monumenti e degli edifici al suo interno sia per l’acquisto del terreno. Per questa operazione Cesare si servì di Cicerone, il famoso avvocato, che riuscì ad accordarsi con i proprietari per 60 milioni di sesterzi equivalenti ai nostri 120 milioni di euro circa, una cifra da capogiro e destinata solo all’acquisto del terreno.
I lavori iniziati nel 58 a. C. si conclusero nel 46 a. C. con una solenne inaugurazione coincidente inoltre con la celebrazione di ben quattro trionfi militari su Galli, Egitto , Ponto e Africa che durarono 4 giorni. Il complesso si presenta come una piazza porticata di forma rettangolare su cui si aprivano botteghe e con il lato corto di fondo occupato dal tempio di Venere genitrice così definita in quanto progenitrice di Iulio (Ascanio, figlio di Enea) capostipite della famiglia Iulia dalla quale discendeva Cesare. Tutto l’impianto e le opere d’arte al suo interno erano finalizzati infatti ad esaltare le virtù militari del condottiero e la sua natura divina.Il Foro di Augusto
Le visite dei Fori Imperiali vi faranno conoscere l’intervento del figlio adottivo di Cesare, Ottaviano, che da imperatore assunse il nome di Augusto anche lui intenzionato a lasciare in quest’area un’impronta indelebile come l’aveva lasciata suo padre adottivo. La decisione venne presa alla vigilia della battaglia di Filippi nel 42 a. C. nella quale verranno uccisi gli assassini di Cesare, Bruto e Cassio ma solo 40 anni dopo verrà inaugurato anche in questo caso con giochi e spettacoli grandiosi. Come quello di Cesare il foro di Augusto si presenta come una piazza rettangolare delimitata da portici sui lati lunghi e chiusa dal grandioso Tempio di Marte Ultore, cioè il vendicatore, posizionato difronte l’ingresso.
Qui si svolgevano le più importanti cerimonie pubbliche legate alla guerra: il senato decretava l’inizio delle ostilità e sanciva la pace; ed i generali vittoriosi deponevano le insegne trionfali. La parte della visita guidata dei Fori imperiali dedicata al foro di Augusto è una delle più interessanti dell’intero tour.Il Foro di Vespasiano
Un nuovo foro viene realizzato da Vespasiano tra il 71 ed il 75, chiamato Templum pacis, eretto per celebrare la pace restaurata dopo un anno di guerre civili scoppiate alla morte di Nerone. La piazza aveva la consueta pianta quadrangolare circondata da portici e da un’aula absidata sul lato di fondo.
All’interno l’area era invece sistemata a giardino con aiuole per i fiori e canali che simulavano corsi d’acqua: un oasi di pace e bellezza nel cuore della città. Il complesso non aveva specifiche funzioni amministrative e giudiziarie come nei fori precedenti ma era stato concepito come un grande luogo dove i cittadini potevano riunirsi ed ammirare e commentare la grande collezione di opere d’arte che qui era esposta.
Il foro di Vespasiano divenne infatti un vero e proprio museo a cielo aperto costituito da inestimabili capolavori del mondo greco, trafugati da Nerone e “restituiti” al popolo da Vespasiano, come le statue dei maestri Fidia e Lisippo o i quadri di Protogene. Il Foro doveva anche celebrare il trionfo sui Giudei conseguito nell’80 d.C. ed è per questo che qui erano esposti i pezzi pregiati del bottino di guerra, come la menorah, il famoso candelabro a sette braccia sottratto dal Tempio di Gerusalemme.
Il Foro di Nerva o Transitorio
La visita dei fori imperiali prosegue con il figlio minore di Vespasiano, Domiziano, che si impegnò in una serie di interventi edilizi tra i quali la costruzione di un’altro foro che doveva servire da collegamento tra i quartieri del colle Esquilino e l’area forense già edificata. Il foro di Domiziano che, dopo la sua morte a causa della damnatio memoriae che lo colpì, venne intitolato al successore Nerva, si inserisce nel poco spazio rimasto libero tra il foro di Augusto e quello eretto dal padre (il Templum Pacis). Si presentava infatti come uno stretto e lungo rettangolo fiancheggiato da portici con il lato di fondo occupato dal tempio di Minerva.Del Foro oggi, a causa delle sovrapposizioni moderne, si conserva solo un tratto del muro perimetrale con due colonne che sorreggono un fregio rappresentante scene del mito di Aracne.
Il Foro di Traiano
L’ultimo in ordine cronologico e fra tutti il più grandioso e monumentale è il foro voluto dall’Imperatore Traiano tra il 107 ed 113. Le visite guidate ai Fori Imperiali di Roma non hanno senso se non ci si sofferma su questa meravigliosa area del Foro di Traiano. L’opera richiese enormi sforzi, in assenza quasi di superficie piana edificabile si trattava di sbancare interamente una parte del colle Quirinale che nel punto dove si trova il foro formava una sella con il Campidoglio.
I romani realizzarono questa un incredibile opera, che farebbe impallidire i moderni ingegneri, grazie all’enorme disponibilità economica di cui disponeva Traiano in seguito alla conquista della Dacia (odierna Romania) che fruttò ai romani un bottino di guerra favoloso; le fonti parlano di 62 tonnellate d’oro ed il doppio d’argento.
Dell’intero complesso monumentale la Colonna Traiana costituisce oggi l’opera più affascinante e meglio conservata.
Si tratta di una delle creazioni artistiche più originali e sorprendenti mai prodotte dai romani: la colonna alta 30 metri è interamente rivestita da un fregio scolpito a rilievo avvolto a spirale intorno al fusto e che rappresenta l’impresa militare di Traiano in Dacia come se fosse un vero e proprio libro illustrato.
La colonna non aveva solo un valore celebrativo delle virtù militari dell’imperatore ma costituiva anche il suo monumento funerario: all’interno del basamento erano infatti conservate le urne cinerarie di Traiano e della moglie. Inoltre, l’altezza stessa della colonna, come celebrato nell’iscrizione presente sulla sua base, indica l’originaria altezza della collina che venne sbancata per livellare il terreno sul quale costruire il foro. La grande quinta scenografica dei Mercati di Traiano sigillò il taglio della collina del Quirinale e fornì il necessario raccordo tra la piazza del foro ed i sovrastanti quartieri abitativi del colle.
Le lunghe file di ambienti, perfettamente conservati, che un tempo costituivano tabernae (antichi negozi) e uffici amministrativi possono essere visitati all’interno dell’area archeologica e museale costituita dai mercati di Traiano. Nel Museo sono raccolte inoltre numerose testimonianze archeologiche ed interessanti reperti provenienti dall’area dei Fori Imperiali. Per questo la visita al museo costituisce parte integrante della visita dei Fori imperiali e vi aiuterà a comprenderne meglio la complessa storia edilizia, la ricchezza dell’apparato decorativo e le numerose attività che si svolgevano al suo interno.
La visita dei Fori finalmente uniti
Grazie ad uno storico accordo tra le Sovrintendenze Capitolina e quella archeologica di Roma, da Luglio 2019 sarà possibile visitare l’area archeologica dei Fori imperiali e quella del Foro Romano e Palatino con un nuovo ed unico percorso. Fino ad ora l’area archeologica dei fori imperiali era visibile esclusivamente dalla moderna Via dei Fori imperiali, ora è possibile viverla anche dall’interno apprezzando dalla giusta prospettiva le vestigia di quello che fu il cuore monumentale di Roma.
Un itinerario assolutamente inedito è pronto ad arricchire l’offerta turistica di Roma e condurvi attraverso 2000 anni di storia alla scoperta della città eterna. Sarà dunque possibile ammirare senza soluzione di continuità una delle aree archeologiche più affascinanti e ricche di storia al mondo. Si potrà ripercorrere tutta la storia di Roma a partire dal villaggio di capanne del Palatino, passando per la grandiosità architettura dell’età imperiale fino alle trasformazioni ed i riutilizzi medievali.
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